domenica 18 settembre 2016

Guida galattica per automobilisti




Nessuna riflessione stavolta, solo lo sfogo di una vittima della strada.
No, non sono morto e non  sto scrivendo questo post sotto forma di spirito, semplicemente mi classifico alla voce "vittima della strada" perchè ogni santo giorno feriale debbo percorrere 29 Km per arrivare a lavoro.
E  se una persona che viene investita e muore può almeno bearsi per aver cessato le proprie sofferenze terrene, io (e molti altri) siamo costretti a subire un eterno e raccapricciante supplizio quotidiano.
In realtà il percorso che mi conduce al lavoro è abbastanza agevole, le uniche varianti a dei comodi rettilinei sono rappresentate da 1 passaggio a livello (quasi) sempre aperto e 13 rotonde.
Quindi il vero problema non è rappresentato dal tragitto, bensì dalle persone che lo percorrono.
Citerò in ordine sparso le varie categorie di "utenti della strada" che rendono acido e mortificante l'inizio della mia giornata.

1) I ciclisti

Una categoria che fatico a comprendere.
Sei un ciclista, ami la bici, l'aria sana, la tranquillità delle montagne e la bucolica beatitudine delle stradine di campagna: che cazzo ci fai alle 8.10 di mattina in statale?
Camion che strombazzano, smog, auto che ti superano sfiorandoti il manubrio di 1,2 cm: non sarebbe meglio indirizzarsi verso strade più indicate per il tuo hobby?
E soprattutto, perchè con una bici larga 27 cm occupi un'intera corsia?
Attendo spiegazioni razionali, se mai ve ne fossero.


2) Gli agricoltori col trattore
è risaputo che gli agricoltori si svegliano presto per seguire le proprie attività in stalla e nei campi, così come è noto che godono di ampia libertà per quanto riguarda gli orari di lavoro.
Pertanto la mia domanda sorge spontanea: per quale minchiosissimo motivo un agricoltore dovrebbe mettersi in statale col suo trattore (alla velocità di 35 Km/h col limite a 70, ndr) proprio tra le ore 8.00 e le ore 9.00 del mattino, durante la cosiddetta "ora di punta"?
Ma dalle 6.00 alle 7.45 che cazzo fa, le seghe ai criceti?
E dalle 9.00 a alle alle 7.45 del giorno dopo?
Non si sa, fatto sta che i contadini di oggi hanno sviluppato l'impellente bisogno di rompere il cazzo all'umanità automobilistica proprio in quell'ora solare.
Non esistono stradine secondarie, non esistono altri orari.
Ma che andassero affanculo, direi.

3) I pensionati che vanno a comprare il giornale e/o a pagare le bollette

Cambia il soggetto, ma il principio è lo stesso descritto per gli agricoltori.
Hai lavorato per tutta una vita. Ti sei svegliato all'alba per 50 anni, disintegrandoti i testicoli per raggiungere il posto di lavoro e per fare le tue 8 ore sottopagate.
Perchè mai, caro pensionato, adesso che sei libero e puoi fare quel cazzo che vuoi, tipo svegliarti alle 11.00, andare trendordici mesi consecutivi alle Bahamas, vivere la vita che hai sempre sognato, hai deciso di svegliarti ogni mattina alle 7.30 e fiondarti in statale con la tua FIAT 126 fissa ai 47,4 Km/h per raggiungere l'edicola o l'Ufficio Postale?
Ma cristodiundio, non te l'hanno mai detto che le edicole sono aperte fino alle 19.30 e che gli uffici postali chiudono alle 13.00? Che esistono i quotidiani on line? Che le bollette si possono pagare tramite RID bancario, senza muoversi da casa e risparmiando i soldi del bollettino e della benzina?
No? Beh allora ti do un consiglio: prendi i tuoi figli e i tuoi nipoti e prendili a calci nel culo!
Se invece lo sai e te ne sbatti, vai a fare in culo tu!

4) I timorosi

Questa è una categoria di persone che condanno solo in parte, dato che la sicurezza è importante e credo che ognuno debba sentirsi "a proprio agio" col mezzo che sta guidando.
Tuttavia ci sono dei casi limite e oggettivamente inspiegabili, per i quali mi sento di dispensare un paio di consigli.

-Le rotonde non sono degli Stop.

Agli stop bisogna fermarsi e controllare che non ci sia nessuno prima di ripartire.
Le rotonde invece sono ideate per favorire una maggiore scorrevolezza del traffico, per cui è sufficiente rallentare e, se non sopraggiungono altri veicoli, è possibile impegnare la rotonda e prendere la direzione che si desidera SENZA FERMARSI.
Quindi anche stavolta la domanda è scontata: per quale puffercazzo di motivo vi fermate se non c'è nessuno? Avete paura che precipiti davanti a voi un meteorite a forma di automobile? Qualche nipotino vi ha raccontato di un auto invisibile che si diverte a provocare tamponamenti in rotonda? Avete bevuto troppo la sera prima e non riuscite a mettere a fuoco la strada?
Anche stavolta l'illogicità regna sovrana.

-Le rotonde hanno una logica.

Se dovete imboccare la prima uscita dovete tenere la destra, se invece andate dritti o a sinistra dovete stare al centro. Sembrava scontato, ma evidentemente non lo è.
Il corollario di questa semplice spiegazione è che se state a destra per andare dritti, state rompendo i coglioni a quelli dietro che devono andare effettivamente a destra.
Allo stesso modo, se impegnate la rotonda al centro per poi svoltare a destra, tagliate la strada a quelli che sono dietro di voi nella corsia di destra.
Suvvia, non è difficile!

-Si può svoltare a destra anche senza fermarsi 

Anche questa sembra essere una riflessione a prova di sub-normale, eppure vi garantisco che quotidianamente mi capitano soggetti che devono svoltare in una laterale a destra, e che anzichè rallentare leggermente e girare, decidono di fermarsi in mezzo alla strada, girare il volante, e poi con placida calma ripartire. Per la gioia di tutte le persone che seguono dietro di loro, e della coda che si va gratuitamente a formare.


5) Gli Uozzap addicted

Sia chiaro: per quanto mi riguarda una persona all'interno della sua macchina può fare quello che vuole. Ballare la rumba, sfidare la sorte con la roulette russa o giocare a freccette contro Phil Taylor.
La linea di confine oltrepassata la quale i miei coglioni iniziano ad irritarsi, scatta nel momento in cui questa attività compromette le capacità del soggetto alla guida del veicolo.
Capisco che morose e trombamiche abbiano bisogno di attenzioni, così come capisco che farsi i selfie e ascoltare gli audio messaggi sia diventata una simpatica attività per riempire le giornate.
Quello che non capisco è perchè queste attività debbano rapire migliaia di automobilisti proprio in quei
15 minuti che trascorrono alla guida, rendendoli dei fottuti intralci alla circolazione, oltre che dei pericoli per gli altri..
Quando la vostra auto inizia a sbandare, quando procedete a zig-zag, splittando il vostro sguardo tra la strada e il cellulare, quando viaggiate 30 Km/h sotto il limite di velocità per leggere un messaggio, o quando vi fermate bruscamente  in mezzo ad una rotonda vuota per inoltrate la vostra posizione GPS...beh, sappiate che mi state profondamente sul cazzo, ma in un modo che non posso nemmeno descrivervi a parole.
Spero vivamente che il cellulare vi finisca sù per il culo, e che per utilizzarlo dobbiate ricorrere ad un'influenza intestinale dissenterica vita natural durante. E poi vi sfido a digitare le lettere sul display!

Ecco, ho concluso la panoramica.
Spero vivamente di aver urtato la sensibilità di qualcuno, perchè di fatto lo scopo era proprio questo.
Se rientrate nelle categorie precedenti e vi sentite indignati, Vi prego di scrivermi le vostre ragioni, sono anni che accumulo rabbia nei vostri confronti e mi piacerebbe molto capire cosa si cela dietro la vostra assurda condotta.

Attendo vostre!







mercoledì 10 agosto 2016

Nostalgia portami via!




Primo post del 2016, vediamo se riesco a dargli un senso o se, come al solito, mi perderò per strada in un magma di puttanate e discorsi sconclusionati. (io punterei sulla seconda, provate a chiedere le quote al vostro allibratore di fiducia)

Sono un fottutissimo nostalgico.
E della peggior risma direi, dato che non me ne vergogno - ma che anzi - ne vado orgoglioso.
Vengo al dunque: non mi piace il mondo attuale. E non voglio sentir parlare dei vantaggi offerti dalla tecnologia, dei social nettuorch , dei videogiochi super realistici , degli smartphone, delle nanotecnologie, di possibilità per il futuro: queste sono CAGATE.
Già, CAGATE, perché se la specie umana  non ha un'anima, un' identità, un cuore, una direzione (più o meno) condivisa, una consapevolezza; allora i super PC, le reti potenti, i cellulari che fanno il caffè, i robottini che puliscono casa...ce li possiamo ficcare bellamente nel culo.

Baratterei tutta la tecnologia del mondo per vedere dal vivo Johnny Rotten e Sid Vicious che sputtanano la Regina, sentire Freddy che rivela a sua madre di aver sparato ad un uomo (senza dover condividere l'indignazione su FB), farmi masturbare i timpani da Page mentre suona Heartbreaker, o condividere una risata con quel cazzone di Keith Moon mentre fa esplodere il palco durante un concerto.

Invece debbo sorbirmi un esercito di Marchi Carta e Menchioni, di Giastin Biber, di Alessandre Amorose, di gente che vince un talent grazie al televoto della signora Mariuccia da Isernia e perciò si sente autorizzata a maciullare i coglioni al mondo con una serie infinita di canzoni dimmerda, scritte a tavolino da un manipolo di discografici e poi diffuse come un virus dal mercato musicale; il tutto senza una gavetta, senza un trascorso, senza le gioie e i dolori inevitabili di una carriera vissuta e maturata partendo dai garage di periferia.
Gente presa ad minchiam, incipriata, vestita di tutto punto e sbattuta sul palco col copione in mano, pronta a recitare la canzoncina che gli hanno scritto per l'estate e a rilasciare l'intervista a "TV, sorrisi e cazzoni".
E vogliamo parlare delle ribelli? Di quella cretina di "Hanna Montana"(mi perdonerete se non ricordo il nome, e se non voglio perdere nemmeno un millisecondo per cercarlo) che adesso si scopa le palle da demolizione? O di Madonna che a 70 anni fa la "giovine" cercando di scandalizzare i benpensanti coi baci lesbo e i crocifissi sul palco?
Ma che andassero a fanculo...loro e tutti quelli che le ascoltano (riconosco nella prima Madonna una certa dignità musicale, quindi se ascoltate la PRIMA Madonna non dovete andare affanculo...in tutti gli altri casi sì).

O vogliamo parlare di cinema? Magari di quel geniaccio del male che ha deciso di rifare Point Break? Un cult assoluto riproposto con un cast improvvisato di 4 sconosciuti, puntando tutto sulle acrobazie con le moto e sugli sport estremi? Un' opera di cui si sentiva l' impellente bisogno, davvero.
Peccato che il film originale avesse un scopo e portasse con sé un messaggio, oltre a vantare un cast eccezionale. Quisquiglie, ovviamente.
Quando rifacciamo The Blues Brothers? Il Corvo? Il Padrino? Scarface? Full Metal Jacket? C' era una volta in America?
Suvvia, sono tutti film perfetti per un remake.
Mancano le idee? No problem!
Via gli sceneggiatori, i cast, i registi, i messaggi, decontestualizziamo il periodo storico in cui il film era uscito! Basta un nome altisonante preso dall'Olimpo della cinematografia per inchiappettare la massa di pecoroni paganti al botteghino, fottesega se il film fa cagare o peggio ancora se stravolge la versione originale!

O vogliamo parlare di sport?
Di un calcio abbandonato nelle mani dei magnati russi e cinesi che spendono centinaia di milioni alla pene di segugio, per comprare calciatori che fino a 10 anni fa non sarebbero valsi nemmeno un polpaccio di Batistuta, un calcagno di Maldini o un sopracciglio di Roberto Baggio?
Un calcio svuotato di ogni valore, senza bandiere, in cui a comandare sono solo sponsor, TV e procuratori?
Io rivoglio Pippo Inzaghi che esulta dopo un goal come in preda alle crisi epilettiche, rivoglio Marcel Van Basten che piange durante l'ultimo giro di campo, rivoglio il mitra di Batigol, rivoglio il codino brizzolato di Roberto Baggio al Brescia.
Voglio il romanticismo perduto, la passione, il sudore, le emozioni, la genuinità, l'originalità, la schiettezza, l'umanità; nel calcio come nel cinema, nella musica come nella letteratura, nello sport come nella vita.
Voglio Zidane che tira una testata a Materazzi, voglio Bukowski che mi descrive l'odore del vomito, voglio Krusciov che sbatte la scarpa sul tavolo, voglio Valentino che supera Stoner sulla ghiaia, voglio Hartman che insulta Palla di lardo, voglio Bikila che corre scalzo, voglio Ken Shiro che fa esplodere le canaglie, voglio i Ramones che mi saccheggiano i timpani, voglio Fosbury che salta "allincontrario", voglio Corrado che ride con Pregadio, voglio i Kiss che roccheggiano tutta la notte (e fanno festa nel day time), voglio Bud e Terence che picchiano i cattivi col sorriso, voglio Jason Voorhes che squarta le cheerleaders mentre la danno via come l'acqua naturale a ferragosto, voglio Tracy Chapman che mi parla di rivoluzione, voglio Gabo che mi racconta di Macondo, e voglio un T800 che solleva il pollicione mentre si scioglie nel metallo fuso.

Voglio un cazzo di motivo per emozionarmi con gusto e per risvegliare la mia umanità, il mio cervello, il mio cuore, la mia anima, nel bene e nel male; senza sponsor, denaro, banalità, volgarità, secondi fini e fottuto politically correct.

Quindi sì: sono un bastardo nostalgico, e ne vado orgogliosa-fucking-mente fiero!